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Antenne di telefonia cellulare e televisioni : sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza



Linee elettriche di elettrodotti : sorgenti di campi elettromagnetici a bassa frequenza




Il 7 marzo 2001 sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 è stato pubblicato il testo della Legge del 22 febbraio 2001, n. 36 "Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" approvata dal Parlamento Italiano. La legge ha lo scopo di tutelare la salute della popolazione e dei lavoratori dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. La legge fissa il contesto generale e demanda a decreti successivi la definizione dei parametri tecnico-operativi e, più in generale, tutta la parte strettamente applicativa. Il campo di applicazione sono tutti gli impianti, sistemi ed apparecchiature che comportino emissioni di campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz. La legge ha introdotto all'art. 3 i concetti di limite di esposizione, di valore di attenzione e di obbiettivi di qualità: i primi due rappresentano i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico che rispettivamente non devono essere superati in situazioni di esposizione acuta e di esposizione prolungata; l'obbiettivo di qualità, invece, è stato introdotto al fine di garantire la progressiva minimizzazione dell'esposizione. Nella terminologia "elettrodotto" viene compreso l'insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione La stessa Legge ha introdotto all'art. 4 la terminologia di fascia di rispetto per gli elettrodotti; all'interno di tali fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obbiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50Hz) generati dagli elettrodotti", pubblicato sulla G.U. n. 200 del 29/08/2003, all'art. 3 e 4, fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obbiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) connessi al funzionamento e all'esercizio degli elettrodotti.

Il 2 luglio 2008 sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 è stata approvata la metodologia di calcolo per la procedura di misura e valutazione dell'induzione magnetica, così come definite dal sistema agenziale APAT — ARPA.
Conforme con la Norma Italiana CEI 211-6: 2001-01, la valutazione dell'esposizione, nell'intervallo di frequenze 0 Hz — 10 KHz, viene condotta attraverso la misura delle seguenti grandezze: - valore efficace del campo elettrico E (espresso in V/m); - valore efficace dell'induzione magnetica B (espresso in T — Wb/m2) In bassa frequenza è necessario eseguire la misura di entrambe le grandezza in quanto non esiste un semplice rapporto tra tali grandezze nella regione di campo vicino reattivo dove vengono eseguite le misure.

Uno strumento attualmente auspicato da Enti di controllo sanitario e ambientale (ANPA, ARPA, Regioni, ISPESL, ISS, Ministeri dell'ambiente, Sanità Telecomunicazioni, etc.) e che si ritiene efficace sia per meglio pianificare ulteriori installazioni sul territorio che per abbassare il livello di tensione e di preoccupazione della popolazione, è rappresentato dal monitoraggio continuo dei campi elettromagnetici

In ambiente di lavoro la valutazione dei rischi ai sensi del comma 3 dell’art.181 prevede che per la valutazione del rischio il datore di lavoro faccia riferimento alle norme di buona tecnica e buona prassi; il datore di lavoro che segua i criteri della nuova direttiva 2004/40/Ce del 29 aprile 2004 può dimostrare di aver seguito un criterio valido.
E' raccomandabile di valutare attentamente l’esposizione professionale e il rischio elettromagnetico al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratorieventualmente facendo riferimento alle indicazioni del Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle province autonome in collaborazione con ISPESL e ISS dal titolo “D.Lgs.81/08. Titolo VIII Capo I, II, III, IV, V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro.


E' necessario introdurre misure di protezione dei lavoratori contro i rischi associati ai elettromagnetici, a causa dei loro effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.
Tali misure mirano non solo ad assicurare la salute e la sicurezza di ciascun lavoratore considerato individualmente, ma anche a creare per tutti i lavoratori della Comunità una piattaforma minima di protezione che eviti possibili distorsioni di concorrenza.


La tecnica CEI 211-7 Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 10 kHz -300GHz, con riferimento all'esposizione umana completa il quadro normativo utilizzato per lo sviluppo della seguente relazione.
Per quanto riguarda le alte frequenze per applicazioni di sistemi fissi dellee radiotelevisivi, si considerano i limiti più restrittivi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione all'esposizioni di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz
Nei casi non riconducibili a sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi si applicaRaccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 12 luglio 1999.


Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l'interesse della popolazione per tutte le problematiche connesse agli effetti dell'inquinamento da campi elettromagnetici, comunemente detto elettrosmog, motivato dal comprensibile allarme per i potenziali rischi derivanti alla salute delle persone esposte ai campi elettromagnetici e ancora più della crescente visibile diffusione delle sorgenti di campi elettromagnetici.


In fase di collaudo è richiesto di valutare l'impatto dei campi elettrici e magnetici sull'ambiente circostante derivante dalla realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per lo sfruttamento della radiazione solare mediante un sistema di conversione fotovoltaico installato a terra.


I servizi offerti sono i seguenti:

Misure a banda larga in bassa frequenza per rilievi di campi elettromagnetici in prossimità di sorgenti quali elettrodotti di corrente elettrica, cabine di trasformazione,saldature ad induzione, grandi macchine industriali.
Misure a banda larga in bassa frequenza per rilievi di campi elettromagnetici in prossimità di sorgenti quali antenne radio televisive.
Misure a banda stretta per Ambito "Sicurezza" inerente l'esposizione dei lavoratori al campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico (D.lgs. n.81/2008).


Si mette a disposizione esperienza pluriennale in materia.
L'ing. Massinelli è stato consulente pluriennale in ambito universitario occupandosi di analisi e misure di campo elettromagnetico.
Ha tenuto corsi di campi elettromagnetici presso la facoltà di Ingegneria di Perugia e presso corsi privati finanziati dalla comunità europea.
Ha tenuto la docenza di una giornata di studio presso l'Ordine degli Ingegneri.




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