COME FUNZIONA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CASALINGO, DOVE VA L'ENERGIA PRODOTTA, I CONSIGLI PRATICI
IL FOTOVOLTAICO SPIEGATO IN MANIERA SEMPLICE
Questa pagina è per chi non sa niente di fotovoltaico e si accinge ad voler iniziare a leggere qualcosa in merito per iniziare ad entrare nell'argomento ed affrontare il fotovoltaico in maniera semplice.
Le difficoltà in merito possono essere comprese in quanto l'argomento è puramente tecnico parlando di energia, consumi, potenze, correnti. Per cui chi non ha dimestichezza con questi argomenti può avere difficoltà in merito.
Si vuole provare a spiegare la tematica del fotovoltaico in maniera semplice, affrontando i dubbi e le domande che i clienti di solito rivolgono.
Prima cosa del fotovoltaico semplice: l'impianto fotovoltaico produce energia elettrica. Non parliamo quindi di acqua scaldata direttamente dal sole (pannelli termici) ma di semplice elettricità prodotta. Quindi corrente elettrica che viene generata dal sole e che può essere usata al meglio.
Nella foto in cima alla pagina i pannelli fotovoltaici sono i quattro in orizzontale. Il pannello termico è quello sotto.
Seconda cosa del fotovoltaico semplice: gli impianti fotovoltaici usano energia solare per cui funzionano di giorno. La notte non producono, anzi si spengono da soli, riaccendendosi poi alle prime luci della mattina.
Questo porta ad una serie di semplici considerazioni.
I fotovoltaici funzionano in maniera semplice tanto meglio quanto più luce incide sui pannelli fotovoltaici. Quindi producono più energia elettrica nelle ore centrali della giornata ed in quei momenti in cui c'è più sole. Se è nuvoloso la produttività si abbassa, e cala tanto più quanto le nuvole sono nere. Con una nuvola bianca potrà calare del 30-40% ma se la nuvola è nera e la giornata è abbastanza scura allora la produzione potrà calare anche un 50-70%.
Quindi abbiamo capito che il fotovoltaico, in modo semplice, produce energia elettrica.
Come può venire utilizzata al meglio questa energia prodotta? L'impianto fotovoltaico è connesso all'impianto elettrico dell'abitazione. L'energia prodotta entra quindi nell'impiantistica elettrica casalinga e può fare due cose: alimenta subito i carichi domestici quali televisore, lavatrice, frigo, luci ecc. Oppure se c'è energia prodotta in eccesso rispetto quanto richiesto da tali carichi allora viene immessa nella rete elettrica del gestore di rete (spesso è Enel).
Istantaneamente ed in maniera automatica l'energia viene quindi utilizzata per la casa oppura immessa nella rete elettrica nazionale tramite la connessione del contatore domestico. In assenza di impianto fotovoltaico il contatore di energia viene utilizzato per prelevare semplice energia della rete elettrica e contabilizzare la stessa, che poi va pagata in bolletta elettrica.
Installando l'impianto fotovoltaico il contatore viene cambiato dal gestore di rete e viene installato un contatore bidirezionale.
Lo stesso contabilizza sempre la corrente assorbita, che verrà pagata in bolletta, ma conta anche la corrente prodotta dal fotovoltaico ed immessa nella rete elettrica nazionale. Questa parte di corrente viene poi ripagata dal GSE Gestore dei Servizi Elettrici con la Convenzione di Scambio sul Posto. Il pagamento avviene semplicemente con bonifici sul conto corrente dell'intestatario dell'impianto. La tariffa pagata è più bassa della tariffa di acquisto dell'energia in quanto questa è gravata di varie componenti di accise e tassazioni. Per farla semplice, in acquisto l'energia costa sui 0,22 euro ogni chilowatt orario (kwh) mentre in vendita può essere retribuita 0,10.
Questo spiega perchè sia più conveniente utilizzare l'energia prodotta in proprio per i carichi domestici piuttosto che immetterla in rete.
Ecco che le lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, scaldabagno, aspirapolveri, tagliaerba ecc. è bene che siano utilizzati di giorno e non di notte.
E nelle ore di maggiore insolazione quando l'impianto lavora meglio.
L'utilizzo e smistamento di energia avviene in maniera semplice ed istantanea.
Se in questo momento l'impianto produce una potenza di 2kW ed i carichi domestici sono di 1,2kW allora la rimanente potenza prodotta di 0,8kW viene immessa tramite la corrente elettrica nella rete elettrica nazionale (Enel) ed è contabilizzata per venire poi ripagata.
La potenza generata dall'impianto fotovoltaico cambia quindi di momento in momento. Può essere controllata dal display dell'inverter, che è il componente elettrico che produce energia.
Intanto bisogna capire che realizzando un impianto fotovoltaico potenza pari a 6kW questo non produrrà mai tale potenza. Questa è la potenza cosidetta nominale e costituita dalla somma della potenza dei singoli moduli fotovoltaici.
Ma la potenza prodotta dipende in maniere semplice dalla luce incidente sui moduli al momento.
La notte come dicevamo l'impianto in maniera semplice si spegne da solo. Si accende con le prime luci dell'alba ed aumenta man mano la produzione. Arrivando nelle ore centrali della giornata a pieno regime che potrà essere, per farla semplice, intorno ai 5kw di potenza in una giornata di sole estiva ed a seconda della tipologia di installazione. Poi man mano cala la produzione arrivando a spegnersi di nuovo al tramonto.
Di inverno la produzione di energia è inferiore in quanto le ore di sole sono inferiori, le giornate sono più nuvolose, il sole è più basso sull'orizzonte.
Ma quanto produce un impianto fotovoltaico all'anno? Qui parliamo semplicemente di energia generata quindi di kwh che sono prodotti da moduli fotovoltaici ed inverter.
Al centro Italia la produzione è per semplificare pari a 3800 kwh per un impianto di potenza nominale di 3kW. E' maggiore al sud ed inferiore al nord.
Per un impianto di 6kw al centro Italia la produzione è per semplificare pari a 7600 kwh.
Al fine di dimensionare il giusto impianto fotovoltaico questi valori di produzione possono essere confrontati in maniera semplice in prima istanza con l'assorbimento annuo in bolletta. Ma quello che conta è tenere in conto il consumo istantaneo di energia e la produzione al momento dai pannelli fotovoltaici.
I VANTAGGI DI AVERE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CASALINGO
Il principale vantaggio del fotovoltaico è il risparmio della bolletta: di giorno l'impianto produce e la corrente prodotta viene utilizzata per i consumi domestici, non assorbendo così energia dalla rete e non gravando la bolletta elettrica
Di questa cosa se ne usufruisce in maniera automatica, l'energia prodotta se c'è assorbimento casalingo va per soddisfare lo stesso, se non c'è va in rete
Il secondo vantaggio è la convenzione di Scambio sul Posto con il Gse.
Prevede che l'energia prodotta e non autoconsumata (nei momenti di sole in cui a casa non c'è assorbimento) va in rete ed il Gse la ripaga una volta all'anno con un pagamento unico per l'anno precedente sull'iban dell'intestatario
L'importo previsto non è quantificabile, dipende se si assorbe tutta l'energia prodotta o no.
Si può ipotizziamo intorno a 300 euro all'anno per un impianto fotovoltaico di potenza 3kW.
CONSIGLI PRATICI DI GESTIONE DEL FOTOVOLTAICO
Consiglio n.1: controllare tutti i giorni che il fotovoltaico funziona.
Dare un'occhiata al giorno al display dell'inverter per vedere che funziona e non presenta luci di allarmi
Controllare quanto è la produzione al momento, dopo un pò si ha dimestichezza con la potenza in kW prodotta a seconda del momento della gioranta e delle condizioni atmosferiche.
Consiglio n.2: fare le lavatrici, asciugatrici e tutti i consumi elettrici che si può di giorno nelle ore di luce solare centrali della giornata quando l'impianto produce di più.
La produzione da fotovoltaico dipende infatti dalla posizione del sole rispetto ai moduli fotovoltaici e dalle condizioni atmosferiche.
Utilizzare i carichi domestici quando la produzione di energia è maggiore è una buona pratica per ottimizzare i consumi.
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