REGIME FISCALE PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN SCAMBIO SUL POSTO E RITIRO DEDICATO
Gli impianti fotovoltaici producono energia elettrica che può essere consumata in proprio dai carichi domestici. Se in esubero viene immessa nella rete elettrica nazionale. Vediamo la fiscalità nei due casi.
ENERGIA AUTOCONSUMATA
Il vantaggio maggiore che deriva oggi dal un impianto fotovoltaico è direttamente connesso alla quota di autoconsumo.
Quanti più si riesce a portare i consumi alle ore diurne tanto più aumenta la redditività dell'impianto fotovoltaico.
Quello che ne deriva è un risparmio sulla bollettas elettrica per il fatto che si utilizza energia prodotta in proprio dai moduli fotovoltaici e non si ha assorbimento dal contatore.
Dal punto di vista del regime fiscale il risparmio conseguito non è tassabile e non ha rilevanza nel regime fiscale nella denuncia di reddito.
ENERGIA IMMESSA IN RETE
Se l'energia prodotta degli impianti fotovoltaici non è consumata dai carichi elettrici del produttore, che la consumino nel momento in cui viene prodotta, allora viene immessa nella rete elettrica nazionale, passando per lo stesso contatore da cui è prelevata.
Tali kwh immessi sono remunerati dal Gse Gestore dei Servizi Elettrici con i meccanismi dello Scambio sul Posto oppure del Ritiro Dedicato.
CASO DI REGIME FISCALE PER LO SSP SCAMBIO SUL POSTO
I cittadini privati usufruiscono dello Scambio sul posto che prevede di ricevere annualmente a giugno il pagamento tramite bonifico a seconda dei quantitativi immessi nella rete elettrica nell'anno precedente.
Questi bonifici sono rilevanti fiscalmente in quanto sono un reddito che il privato va a percepire.
I pagamenti sono di due tipologie:
1) contributo in conto scambio costituitsce un rimborso parziale delle bollette elettriche;
fiscalmente questo contributo non è rilevante per utenti privati con codice fiscale che abbiano installato per i propri consumi domestici un impianto fotovoltaico di potenza inferiore a 20 kw;
per impianti di soggetti con p.iva oppure che siano sopra 20kW di potenza il contributo ha rilevanza nel regime fiscale, dovrà essere fatturato e va in dichiarazione dei redditi. E' sottoposto a tassazione con le imposte dirette quali Irpef, ires e sarà sottoposto al pagamento dell'iva.
2) liquidazione delle eccedenze è la remunerazione sull'eccedenza dell'energia immessa in rete rispetto a quella prelevata.
Questo contributo va richiesto per lo specifico impianto fotovoltaico tramite portale del gse
Per le persone fisiche titolari di impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 20 kw assume rilevanza per il regime fiscale anche se non è necessario emettere la fattura per l'introito percepito.
L'ammontare deve però essere dichiato nella dichiarazione dei redditi quale voce di “Altri redditi“ in quanto sono equiparate ad una vendita di energia anche se senza iva, per cui sottoposte a tassazione come se fossero un reddito proveniente dalla propria attività. Il contributo fa somma con il reddito per il cacolo dell'Irpef da versare.
Se i titolari degli impianti fotovoltaici hanno partita iva e per tutti gli impianti maggiori di 20 kw il contributo va fatturato e sarà soggetto di pagamento iva e tutte le imposte.
CASO DI REGIME FISCALE PER IL RID RITIRO DEDICATO
In ritiro dedicato la gestione dell'impianto fotovoltaico comporta attività di tipo commerciale. L'energia immessa in rete è venduta al Gse ed gli introiti percepiti producono tassazione.
Se l’energia in eccesso dall’impianto fotovoltaico viene venduta si ha attività commerciale e quindi i proventi sono componenti di reddito di impresa.
Per gli utenti privati con impianti di potenza inferiore a 20 kw gli introiti vanno in dichiarazione dei redditi come “Altri redditi” aggiungedosi al reddito del proprio lavoro per quantificare le imposte dirette quali irpef
Per gli utenti con p.iva e sopra i 20 kw si deve emettere fattura e vanno pagate iva e imposte dirette quali Irpef al pari di altra attività commerciale.
DOVE OPERA TEKNOUMBRA
Può seguire consulenze su tutto il territorio nazionale tramite un supporto a distanza.
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